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Alternate Lifeforms

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Diamo valore alla vita – soprattutto a quella degli esseri umani – più di ogni altra cosa.
Ciononostante, non esitiamo a toglierla ad altre creature, oppure ci comportiamo come se gli oggetti fossero dotati di vita, pur essendo inanimati.
Quindi, cos’è esattamente la vita? Come si può definire? Non c’è ancora un consenso generale nella comunità scientifica o filosofica sulla definizione esatta da dare al concetto di vita, e
ogni giorno scopriamo nuove entità sul nostro pianeta che potrebbero essere considerate vive.
Fondamentalmente, tutta la materia esistente è un aggregato di piccolissime particelle, che si uniscono creando infinite combinazioni: da un semplice atomo di idrogeno a qualcosa di
complesso come un cervello. In definitiva, la vita è solo un concetto inventato dall’uomo.

Nel mondo che percepiamo, le condizioni ambientali determinano le forme di vita che si evolvono e abitano un dato spazio: tutto ciò che esiste all’interno di un tale sistema forma
inconsapevolmente l’ecosistema stesso, e i suoi agenti definiscono la vita al suo interno. Lo stesso accade nell’Universo JCP, in cui gli artefatti diventano vere e proprie forme di vita,
parte di un sistema che crea relazioni tra i loro artefici, i loro utilizzatori e l’ambiente stesso.
Vivere diventa così un atto di coscienza tra lo spazio e gli agenti che lo abitano. La vita è molto più di ciò che diamo per scontato: può diventare ciò che ne facciamo.

Alternate Lifeforms
Art & Design exhibition a cura di CTRLZAK
Artefatti di Gionata Gatto, Damien Gernay, rlon, Martina Taranto
Con un’opera d’arte di Stefano Caimi e una video installazione di Thanos Zakopoulos
in collaborazione con Kokoschka Revival Collective

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