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The Warm Living

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Il living che è un inno al comfort, misurato e sartoriale, con uno sguardo all’East Side

Il 2020 non è stato un anno di pausa per il design. Almeno non di pausa intellettuale: l’ambiente domestico è tornato al centro di un modo di vivere che aveva delegato alla città molte delle sue funzioni, dal lavoro al pranzo, e che oggi torna a cercare quelle dimensioni negli spazi della casa. Anche l’abitudine del ricevere, sempre più esternalizzata in ristoranti, bar, fumoir o members club è tornata consuetudine domestica che mette insieme antichi riti sociali e nuove modalità di intrattenimento, l’ora del the e la serie tv su Netflix. Per disegnare questa nuova accoglienza privata, i cui valori aggiunti sono un comfort e un’informalità a cui forse non eravamo più abituati, cerchiamo quegli elementi rassicuranti e quei colori tenui che ci riportano alle forme dell’infanzia, sognata e imparata nei film, resi contemporanei da un minimal emozionale che è già un trend dichiarato del Salone del mobile 2021.

Lo fa Gianfranco Ferré Home, che presenta in anteprima il suo nuovo concept di zona giorno. The Warm Living si ispira a quel modo di progettare tipico della scuola nordeuropea anni Cinquanta, dove funzionale e decorativo convivono in perfetto equilibrio, e si arricchisce di una palette che evoca gli ambienti lussuosi dell’East Side newyorkese, calibrata fra le tinte cognac e antracite. L’eleganza senza tempo di cui Jumbo Group ha infuso il marchio, in uno sguardo d’insieme, tende alla rarefazione, quasi volesse ricreare una scenografia del vivere, un universo dove i codici che hanno caratterizzato l’abbigliamento di Ferré dalla fine degli anni Settanta ai primi Duemila, si ripetono con la stessa armonia.

Le linee scivolate di quelle architetture per il corpo, le silhouette svelte e sofisticate, le fibre innovative da mischiare alla tradizione, hanno solo cambiato domicilio, spostandosi dalla moda all’interior. Nei pezzi che vediamo in anteprima, l’artigianato dà voce a un eclettismo misurato, sartoriale, che calibra geometrie e volumi e si traduce in una cura minuziosa per il dettaglio.

Il cuoio naturale, che predomina nel rivestimento del grande divano Phoenix – struttura solida, in legno, con braccioli e spalliera dalla sezione ovale reclinati leggermente verso l’esterno – un chiaro rimando a quei roll-arm dei club per gentlemen che compaiono nell’immaginario hollywoodiano, torna nei ripiani mobili del tavolino da caffè, insieme geometrico e arioso, Matrix (ma sarebbe più corretto definirlo da fumoir, anche qui il richiamo agli ambienti privati per soli uomini di metà Novecento è evidente). Entrambi condividono la base e la struttura in metallo con le finiture in cromo nero, prezioso, dal sapore più contemporaneo e metropolitano.

Per la coppia di poltrone Franklin e la avvolgente Phoenix, che condivide nome e profilo del divano, la scelta dei materiali si sposta su un tema caro alla Maison, quello dei tessuti maschili: mentre per quest’ultima la scelta è quella del classico per eccellenza, il principe di Galles marrone e nero, puro Savile Row style quasi a volerle conferire un carattere, nelle prime domina il pied-de-poule sulle tonalità del bronzo.

Qui, insieme alla struttura aerodinamica in legno di faggio tinto fumo di Londra, si apre per l’occhio una parentesi di movimento; due bottoni, anch’essi in cuoio naturale, fanno da fil rouge con l’insieme e creando un effetto matelassé impreziosiscono lo schienale. The Warm Living è un inno al comfort, un invito a farsi sedurre dal fascino dell’essenziale.


www.elledecor.com/it/jumbo-group

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