Il living che è un inno al comfort, misurato e sartoriale, con uno sguardo all’East Side
Il 2020 non è stato un anno di pausa per il design. Almeno non di pausa intellettuale: l’ambiente domestico è tornato al centro di un modo di vivere che aveva delegato alla città molte delle sue funzioni, dal lavoro al pranzo, e che oggi torna a cercare quelle dimensioni negli spazi della casa. Anche l’abitudine del ricevere, sempre più esternalizzata in ristoranti, bar, fumoir o members club è tornata consuetudine domestica che mette insieme antichi riti sociali e nuove modalità di intrattenimento, l’ora del the e la serie tv su Netflix. Per disegnare questa nuova accoglienza privata, i cui valori aggiunti sono un comfort e un’informalità a cui forse non eravamo più abituati, cerchiamo quegli elementi rassicuranti e quei colori tenui che ci riportano alle forme dell’infanzia, sognata e imparata nei film, resi contemporanei da un minimal emozionale che è già un trend dichiarato del Salone del mobile 2021.